“Smart cities” made in Italy

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Tutela dell’ambiente, efficienza energetica e sostenibilità economica: anche nel nostro paese le “città intelligenti” sono sempre più numerose e puntano al miglioramento della qualità della vita.

Pieve di Cento, comune di 7000 abitanti a trenta chilometri da Bologna, nel 2012 è stato duramente colpito dal terremoto. Eppure, a distanza di soli due anni, si è trasformato in smart city. Entro il 2016 nelle case e nelle aziende dei pievesi, infatti, ci sarà la migliore fibra ottica disponibile sul mercato. Il tutto grazie alla collaborazione tra comune, operatore telefonico locale Nexus Spa e Lepida Spa, la società pubblica costituita dalla Regione Emilia Romagna per la gestione della rete a banda larga.Pieve di Cento, dal terremoto all’innovazioneSpiega Alessandro Pirani, assessore comunale allo Sviluppo economico: “Nexus ha scelto di investire a spese proprie nella realizzazione del cablaggio in fibra ottica sfruttando la rete di Lepida, che a sua volta ha accettato di sperimentare con noi un sistema per contrastare il digital divide, rendendo favorevole l’acquisto della banda ultra larga”. Per collegarsi a internet con la nuova banda ultra larga, 30 mbps in download e 10 mbps in upload, i cittadini spenderanno 39,32 euro al mese (più 180 euro per l’attivazione), “più o meno quanto una famiglia spende con uno qualunque dei grossi operatori telefonici, che però offrono un servizio di minore qualità”.

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