Ambe due sono reti in fibra ottica, quindi veloci per definizione, tuttavia è evidente che la TOP è sempre la P2P in quando con poche modifiche la capacità è illimitata, 1Gb, 10 Gb, 100Gb e via così.
La Gpon nasce come rete condivisa, quindi a prescindere dalla capacità della rete odierna e futura essa sarà sempre più "limitata" dalla condivisione tra gli utenti.

Le reti in fibra hanno due architetture principali , si chiamano P2P ( Peer to Peer o Point to Point), e le reti GPON.
La P2P è un'architettura a fibra dedicata (1 fibra un Cliente), mente la Gpon è a fibra condivisa.
Nexusway utilizza entrambe le architetture, in una prima fase più dedita alla P2P (rete storica) ora anche a mezzo di GPON.

Indirizzi Ip possono essere di due tipi: pubblici (ovvero raggiungibili da tutto il Globo) o privati in questo caso raggiungibili solo dalla stessa rete. Se prendiamo il caso di una classica rete casalinga con indirizzo Ip 192.168.1.x questo è un indirizzo Ip Privato, e non è raggiungibile dall'esterno. infatti gli indirizzi Ip privati servono per le reti interne, come a casa, in quanto permettono di poter far dialogare un certo numero di apparati senza bisogno di avere un Indirizzo Pubblico, per questo si chiama LAN Local Area Network.
Ma se vogliamo vedere (ad esempio le telecamere di videosorveglianza dall'esterno), ecco che ci occorre un indirizzo che sia sempre raggiungibile. Il famoso e famigerato Indirizzo Ip Pubblico, che alcuni provider forniscono statico ( ovvero sempre quello), o dinamico. Ovviamente avere un indirizzo Statico è conveniente, in quanto non cambia mai, il dinamico , la parola è già intuitiva cambia, per cui occorre appoggiarsi a servizi aggiuntivi, gratuiti o meno, ma che servono a bypassare questo ostioso problema.
Ma se sono finiti?
Da anni ormai si stà cercando di "recuperare" dai provider che hanno indirizzi non usati e metterli in produzione, ovvero poterli usare per fornire servizi, ma nonostante questo periodo di transizione, è necessario fare il salto, ovvero passare a Internet 2.0 , chiamato anche Internet of Thing (Internet delle cose).